Gsflash è lo pseudonimo di Gabriele Serpi, nato a Roma nel 1980, da un padre sardo con radici balneari spagnole, in particolare dalle isole spagnole, e una madre nata e cresciuta a Roma, la cui famiglia ha una storia radicata nella città che si estende su cinque generazioni.
Penultimo di sette fratelli, tra cui il fratello Giuseppe, affetto dalla stessa sordità di Gabriele.
Durante i primi anni di Gabriele, la felicità è stata scarsa a causa delle sue difficoltà di comunicazione con i genitori. Lui e gli altri fratelli sono stati dispersi tra diverse famiglie adottive. Anche Giuseppe è stato affidato ai nonni materni a causa della vivacità di Gabriele, che i genitori non potevano gestire insieme agli altri figli.
All’età di tre anni, i genitori decisero di acquistare una “gabbia” di legno per contenere Gabriele a causa della sua vivacità. Questo era necessario poiché finiva spesso in ospedale a causa di ferite provocate dalle cadute, attraversando la trafficata strada di via Palombarese per girare intorno alla fattoria di fronte alla casetta di Gabriele.
Nel 1985, un venditore ambulante bussò alla loro porta, ma senza risposta. Guardando attraverso la finestra, trovò Gabriele nella gabbia e chiamò immediatamente la polizia.
I genitori furono arrestati per maltrattamenti, e anche se la sentenza iniziale fu annullata qualche mese dopo, la sentenza finale fu che il tribunale revocò loro la potestà genitoriale su Gabriele a causa dell’incapacità di garantire il suo futuro. Successivamente, finì nell’istituto specializzato per sordi “Tommaso Silvestri” a Roma.
Un mese dopo, Gabriele fu affidato a una famiglia che investì molto nella sua crescita, aiutandolo a recuperare i cinque anni persi dalla famiglia precedente.
Nel 1987, Gabriele iniziò a frequentare la logopedia per affrontare gli ostacoli nell’integrazione con la comunità udente, un percorso che durò dieci anni.
Nel 1988, Gabriele rischiò di perdere la capacità di parlare mentre giocava in giardino. Arrampicandosi su un gazebo, questo crollò e si ferì la lingua. Sua madre e suo fratello lo portarono d’urgenza in ospedale, dove un medico abile riuscì a ripristinare perfettamente la lingua con dei punti, consentendo a Gabriele di riprendere a parlare.
Nel 1989, si verificò un miracolo per Gabriele e i suoi genitori affiditari: un terrificante incidente stradale nei sobborghi di Perugia, in Umbria. Suo padre ebbe un malore, perdendo il controllo dell’auto che si ribaltò fuori strada. Gabriele riuscì ad uscire, ma non riusciva a liberare i genitori dall’auto. Fortunatamente arrivarono i soccorritori, estrassero con successo i genitori e li portarono in ospedale. La madre ricevette dei punti al braccio, il padre e Gabriele uscirono illesi.
Nel 1995, Gabriele iniziò a immergersi nel mondo dei sordi, portandogli felicità nel scoprire la sua identità tra gli altri con problemi uditivi.
L’adolescenza fu impegnativa per Gabriele a causa delle preoccupazioni per il suo futuro, navigando tra bivi per scegliere la strada giusta. Superando la depressione, divenne più determinato nelle sue scelte, valutando la fattibilità.
Nel 2003, Gabriele affrontò un altro ostacolo che lo costrinse a cambiare stile di vita: la diagnosi di un problema alla vista (CHERATOCONO) nell’occhio destro, che iniziò anche nell’occhio sinistro qualche mese dopo.
Dopo mesi di visite mediche, fu trovata una soluzione protesica per correggere la vista di Gabriele, utilizzando lenti a contatto rigide gas permeabili che gli avrebbero permesso di vedere bene finché le sue cornee avrebbero retto, continuando a sperare di vedere il più a lungo possibile.
Nello stesso anno 2003, conobbe Monica e insieme costruirono una famiglia. Nel 2006 nacque Jennifer, considerata il fiore seminato da Gabriele e Monica.
Nel 2015, la relazione tra Gabriele e Monica si concluse, ma vissero sotto lo stesso tetto per collaborare alla crescita di Jennifer fino al 2021, quando Monica lasciò la casa per iniziare una nuova vita con un nuovo compagno. Rimasero in contatto per Jennifer. Nel 2015, fu l’anno più difficile della sua vita, con attacchi di panico e ansia che durarono due anni. Appena rimosse le suture del trapianto corneale fatto nel 2013, ebbe un cambiamento inaspettato nella visione, che non andò bene. Affrontò anche cambiamenti psicologici nel convivere quotidianamente con una visione ridotta. Successivamente, soffrì di un’ernia iatale che durò tre anni, costringendolo a limitare notevolmente la dieta e a perdere 25 kg. Cadde in depressione fino al 2018, quando si riprese.
Nel 2020, Gabriele ha intrapreso una significativa iniziativa volta ad insegnare informatica ai sordi, in collaborazione con un’agenzia di orientamento al lavoro. Durante questo periodo, ha focalizzato gli insegnamenti su tematiche quali Oracle e Linux, fornendo alle persone sorde le competenze necessarie per costruire database e gestire sistemi operativi Linux. Questa preziosa iniziativa è proseguita fino al 2021, portando grande soddisfazione nel vedere un aumento significativo delle opportunità lavorative per le persone sorde nel campo dell’informatica, specialmente considerando che le competenze in Oracle e Linux sono tra le più ricercate nel mondo del lavoro informatico.
Oltre a ciò, Gabriele trasmette con passione le sue conoscenze alle persone sorde, contribuendo a diffondere e condividere le opportunità che l’informatica offre nella comunità sorda.
Dal 2021 ha intrapreso un nuovo percorso che lo ha portato al successo: diventare un “broadcast director” cioè “regista di trasmissione”, trasmettendo eventi in diretta. Tutto è iniziato con il DCL (Deaf Champions League) U21 a Madrid, poi il DCL a Lisbona nel 2022, i Deaflympics a Caxias de Soul (Brasile) con la Federazione Italiana Sport Sordi. Ha iniziato a collaborare con la FSSI per vari eventi sportivi nel campionato nazionale per diverso tempo. Successivamente, è stato a Guedaljara (Madrid) per il DCL U21, poi nel 2023 a Goteborg per il DCL, seguito dal Campionato Mondiale di Nuoto a Buenos Aires come direttore multimediale, la sua esperienza più bella. Dopo è stato a Miss e Mister Sordi Internazionale a Gallipoli, un’esperienza insolita rispetto agli eventi sportivi. Così è diventato noto come broadcaster in diverse parti del mondo, grazie alla sua passione nella trasmissione in diretta verso gli spettatori con emozioni. Non si tratta solo di informatica, ma è cresciuto anche nell’informatica che può utilizzare nella trasmissione.